COME

COME MANIFESTATE IL DISAGIO

Tutti noi passiamo attraverso momenti difficili nella nostra vita. I motivi sono svariati. E ognuno di noi ha una personale modalità di manifestare un disagio, un dolore. C’è chi tiene tutto dentro sentendone la pesantezza, chi si agita fino ad avere attacchi di panico, chi somatizza, chi cerca di controllare tutto, chi cade nella dipendenza, chi smette di mangiare o al contrario trova nel cibo l’unico conforto….
Questi sono solo alcuni esempi. Sta di fatto che a volte il sintomo che “scegliamo” per manifestare la nostra sofferenza prende il sopravvento finché non finiamo per vedere e vivere solo quello. E poi quasi ci dimentichiamo di ciò che lo ha fatto nascere o comunque facciamo fatica a trovare il collegamento e a lavorarci.

COME POSSIAMO LAVORARCI INSIEME

Lo spazio della terapia è uno spazio di non giudizio (che a volte è così presente nelle nostre vite da diventare automatico), di sperimentazione (niente è per tutti, niente è definito; la strada la costruiamo insieme procedendo per “prove ed errori”), di curiosità verso noi stessi, di riconoscimento delle nostre qualità e di accettazione delle nostre vulnerabilità.
La terapia è un viaggio meraviglioso, faticoso, che fa sudare, piangere, arrabbiare, gioire, stupire. È un viaggio dove la meta siamo noi stessi. E la cosa bella è che anche lo strumento che ci permette di raggiungere la meta siamo noi. Niente di esterno. Neanche io, che sono una semplice guida.

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